Solitamente su questo blog racconto il Trail Running dell’estremo levante ligure. Ultimamente però ho fatto con mia moglie un viaggio in un posto che amo particolarmente, la Corsica. Questa volta però mi sono portato dietro scarpette e zaino idrico. E credo valga la pena farvela scoprire.
La Corsica e il suo ambiente
La Corsica è un territorio molto particolare, che offre molto agli appassionati delle attività outdoor. È però conosciuta ai più per il suo lato marino, ma è un’isola che offre anche terra, tanta terra. Ed è forse il trail runner che può vivere al 100% la natura corsa. Si va dai sentieri sul mare costeggiati dalla macchia mediterranea ai boschi di castagni e pini, dalle colline costellate di olivi e mandrie di bestiame ai monti con vette oltre i 2000 m. Se amate le emozioni forti ci sono i sentieri Mare e Monti, Mare a Mare, ma soprattutto il grande e temuto GR20. Se invece volete fare uscite brevi, comprate una cartina dell’IGN Francese della vostra zona, quelle con scala 1:25000, e scoprirete una rete di sentieri a dir poco incredibile.
Come correre in Corsica
In realtà, a causa di una serie di problemi insorti durante la vacanza (macchina ko), sono riuscito a fare una sola uscita, piuttosto breve. Tuttavia sufficiente a farmi capire cosa vuol dire trail running in questa meravigliosa isola. Un’immersione totale nella maquis, nelle sue rocce granitiche e nella sua natura così particolare. Ho potuto anche capire quali accorgimenti bisogna avere e quali conviene condividere con voi.
- Occhio a dove andate. Non sempre i sentieri sono ben segnalati, specialmente i sentieri tra i paesi. Anzi, a volte hanno segnali piuttosto criptici a chi li affronta la prima volta. Informatevi più possibile e portatevi dietro la cartina. Un GPS può risolvere gli enigmi più complicati.
- Potreste fare km senza trovare una fonte d’acqua potabile. Lo zaino idrico può risultare fondamentale anche per uscite non troppo lunghe. Tenete anche conto che, a parte nelle foreste e nella Corsica più interna, i boschi sono davvero pochi, nelle giornate più calde potreste avere problemi di sole e calore. Preparatevi per bene, anche perchè potreste non incontrare molte persone, se non proprio nessuno. Partite attrezzati e ben consci di quello che vi aspetta.
- Spesso correrete in zone costellate di pascoli e recinti di bestiame. Le zecche qui sono una vera e propria realtà. Evitate vestiti minimi e ogni tanto date un’occhiata alle gambe.
- Attenzione ai cani. Spesso nei paesi sono lasciati liberi. Solitamente sono cani di cui si sa che non creano problemi, altrimenti sarebbero alla catena. Valgono le solite regole: fermatevi, non guardateli direttamente, tenendoli però sott’occhio per evitare di venire sorpresi. Il più delle volte ho rimediato un paio di ululati per segnalare la mia presenza, qualche leccata oppure festa gioiose.
Un’ultima avvertenza è per i corsi. Per me sono un popolo estremamente affascinante. È però un popolo che esige il rispetto che gli spetta. A chi si propone con umiltà e disponibilità si apre con altrettanta ospitalità e disponibilità. A chi arriva con arroganza o senza rispetto… beh, le storie di gomme tagliate o peggio sono realtà. Salutate sempre, anche in italiano (sono i francesi ad essere malvisti, verso di noi sono quasi indifferenti), chiedete se potete passare, fermatevi, chiedete permesso, rallentate. Scoprirete un popolo incredibile, di cui abbiamo molto da imparare. Viceversa rischiate di assaporare il lato peggiore dei corsi, il loro lato più scuro e temibile.
La Corsica è un’isola a dir poco meravigliosa. Offre davvero molto al trail runner, e ho l’impressione che, a parte il mitico Restonica Trail e i record di percorrenza del GR20, sia quasi sconosciuta a molti nostri compagni. Bisogna stare attenti, certo, ma può davvero donare emozioni incredibili. Qualcuno di voi c’è stato? Come vi è sembrata?