2018-10-05 ~ 3 min read

Trail Golfo dei Poeti 2018: benvenuti in paradiso


Passaggio del Trail Golfo dei Poeti 2018 a Portovenere, di fronte alla Chiesa di San Pietro

Chi mi legge sa bene quanto io amo questi posti. E, quando possibile, non perdo l’occasione di partecipare alle (purtroppo poche) gare in zona. Ne vuoi una bellissima? Una che ti faccia assaporare anche il lato meno turistico? Il Trail Golfo dei Poeti fa per te!

Preparazione e obiettivi

La preparazione doveva essere una gran preparazione, con buoni obiettivi che sarebbero stati il preludio di quel che sarebbe seguito. Cross training a manetta, km su km etc. Poi sono arrivati i 15 giorni di agosto, l’azzeramento totale del tempo libero tra lavoro e casa e il conseguente blocco degli allenamenti per un 2-3 settimane. Quindi nuovo obiettivo: arrivare in fondo vivo e senza eccessivi postumi.

Il Trail Golfo dei Poeti 2018

Come ogni trail nel nostro territorio, anche il Trail Golfo dei Poeti 2018 non è stato una crociera. Partenza da Marola, la lunga salita fino alla Castellana (con panorama mozzafiato del golfo di Spezia), il passaggio sotto il Muzzerone e la difficile discesa tecnica fino a Portovenere. Da qui ci aspetta il temibile Microonde, per passare di nuovo davanti alle cave di Portoro del Muzzerone e prendere il meraviglioso singletrack molto tecnico e ripido della Castellana lato mare aperto. L’arrivati a Campiglia, si attraversa il magico territorio di Tramonti per arrivare al magico ristoro degli alpini a Sant’Antonio. Da qui prendiamo la discesa tecnica di Montenero e la salita spacca gambe di Cacinagora e per scollinare verso l’entroterra. Passiamo Codeglia, Casté e Carpena per affrontare l’ultima fatica fino alla Sella della Croce, raggiungere di nuovo Sant’Antonio, Campiglia e scendere finalmente verso Marola. Chi conosce i nostri territori sa di cosa parlo: scalinate ripide e dagli scalini stretti e irregolari, discese tecniche e ostiche su sentieri difficili, ma anche posti meravigliosi e panorami mozzafiato. Fatica, sudore e persino dolore, ma tanto altro che rimane nel cuore.

Com’è andata?

Nel mio caso è andata bene, centrato l’obiettivo: arrivare in fondo vivo e più o meno camminante. Poco importa per il rischio di rimanere fuori dei cancelli orari, l’averci messo poco più di 8 ore a fronte delle 6:43 dell’anno scorso. Sono arrivato in fondo, con meno dolori e mi sono più che divertito. In generale? Ha vinto uno strepitoso Fabrizio Ridolfo con 4:38:47, nona assoluta la prima donna, Antonella Bignardi con il gran tempo di 5:32:44

Una gara che ormai conosco piuttosto bene, un percorso meraviglioso che non va mai preso in leggerezza, un’organizzazione impeccabile per un viaggio che devi assolutamente fare!


Biopic di Sirio Negri

Ciao, mi chiamo Sirio Negri, sono uno sviluppatore web, un tecnomane, un papà e uno di quei pazzi che corrono per boschi e monti macinando km per il puro gusto di farlo e di conoscere nuovi posti e paesaggi.