2018-04-13 ~ 3 min read

Sciacchetrail 2018, l'ennesimo successo!


Alla quarta edizione lo Sciacchetrail 2018 ha fatto il botto come sempre. Purtroppo quest’anno ho dovuto saltare, nonostante ne sia talmente innamorato da averlo già corso nel 2015 e 2017. Ma sappiate che, come ogni anno, il sottoscritto è dietro le quinte a dare una mano (il pazzo che faceva le riprese in skate all’arrivo), e sempre pronto a raccontarverlo!

Una meravigliosa giornata

Quest’anno il clima è stato decisamente fantastico, regalando una splendida giornata primaverile, dopo un inverno di piogge e maltempo. È con questo tempo che si può assaporare al 100% i panorami e i profumi di queste terre. Purtroppo, proprio per le condizioni meteo dei mesi precedenti, è stato impossibile percorrere la temibile salita della Beccara, dalla cui cima si gode di uno dei panorami più belli di tutte le Cinque Terre. Il percorso ha quindi tagliato fuori il Santuario di Montenero e l’intero paese di Riomaggiore. 5 km in più, ma 400 m di dislivello in meno. Ma per il resto tutto al top dell’aspettativa!

Gli uomini

Passando ai risultati, non si può non notare il livello medio molto alto. E i tempi incredibili! Negli uomini la sfida è stata tra l’immenso Georg Piazza, che ha chiuso con un incredibile 4:33:42, e un altrettanto immenso Luca Carrara a 4:36. Poco più di 4 ore e mezza per fare l’intero percorso. Terzo lo statunitense Lenny Strnad, con 4:47:12. Una battaglia tra titani!

Le donne

Ma la battaglia c’è stata anche nella classifica femminile, dove fino quasi all’ultimo si sono battute Claire Gallagher e Amanda Basham, finite rispettivamente prima con 5:15:23 e seconda con 5:24:19. Terza la tedesca Gitti Schiebel con 6:01:04. Tempi decisamente di altissimo livello

La classifica generale

Osservando la classifica generale non si può non notare il numero di stranieri, sempre in aumento, ma sopratutto il livello decisamente elevato. Una buona percentuale dei partenti sono rimasti sotto le 7 ore e, visti i tempi dei primi, si può tranquillamente dire che il ritmo è stato comunque elevato, complice forse il minor dislivello o la giornata quasi perfetta. A sentire molti si è però sentita la mancanza della Beccara, speriamo per il prossimo anno.

Chiunque lo ha fatto lo sa, Sciacchetrail entra nel cuore. Una parola che vuol dire sudore, fatica e dolore, ma anche viste mozzafiato, commozione e un’esperienza fantastica da vivere al 100 % con il fisico, la mente e il cuore. Arrivederci Sciacchetrail, al 2019! E se tu sei stato tra chi l’ha corso, raccontaci la tua esperienza!


Biopic di Sirio Negri

Ciao, mi chiamo Sirio Negri, sono uno sviluppatore web, un tecnomane, un papà e uno di quei pazzi che corrono per boschi e monti macinando km per il puro gusto di farlo e di conoscere nuovi posti e paesaggi.