2014-04-20 ~ 2 min read

Quando l'ignoranza non ha fine


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Da qualche tempo a Levanto si è istituito un gruppo di volontari che mantengono i sentieri della vallata. Una piccola sezione del C.A.I., dove le persone mettono sudore e fondi per rendere fruibile uno dei beni più importanti che abbiamo: la vasta rete di tracciati che altrimenti andrebbe perduta.

Nessuno li paga, si organizzano tra di loro e non intascano nulla. Si armano di decespugliatori e riaprono il sentiero, ritracciando e rifacendo la segnaletica. Un opera difficile e faticosa. Tutto per poter percorrere un’antica scalinata o un sentiero inutilizzato da anni. Cosa c’è di male? Direi niente, anzi, tutto da guadagnare alla comunità.

Evidentemente a qualcuno ha dato fastidio che la comunità usufruisse di tali sentieri. Così si è armato di bombolette spray nere e si è divertito a cancellare la segnaletica dei sentieri. Così quel maledetto tedesco che parla strano non passa di lì. Oppure l’americano amante della natura, attento a non fare danni, si perde per strada e la comunità deve anche pagare l’elicottero per andare a cercarlo. Oppure quella gente strana levantese si stufa di lavorare così tanto, e la smette di fare tutto quel casino per aprire quegli inutili sentieri.

Sinceramente non trovo una possibile spiegazione ad un’azione del genere. Solo un deficiente, un delinquente, un imbecille può anche solo pensare ad organizzare un’azione del genere. Non trovo parole di fronte a tanta ignoranza. Che ha danneggiato la storia e la cultura della comunità levantese, prima ancora di danneggiarne il turismo, con cui vive ormai tutta Levanto. La madre degli imbecilli è sempre incinta, ma con questo soggetto ha dato il meglio di sè.


Biopic di Sirio Negri

Ciao, mi chiamo Sirio Negri, sono uno sviluppatore web, un tecnomane, un papà e uno di quei pazzi che corrono per boschi e monti macinando km per il puro gusto di farlo e di conoscere nuovi posti e paesaggi.