Stai camminando o correndo sul sentiero che collega Campiglia a Portovenere. Nel bosco ti salta fuori un’enigmatica costruzione tonda. Hai di fronte a te il vecchio Mulino a vento di Campiglia!
Descrizione
Come tutti i mulini a vento, anche questo si figura come una torre alta un paio di piani. Se osservi con attenzione ha però alcune particolarità. Innanzitutto una scala esterna risale dal pian terreno al primo piano lungo il possente muro di arenaria, spesso anche 1 metro. Affacciati dalla porta dalla parte di Campiglia: non troverai i soliti travi di legno ma una splendida volta a cupola, in cui si vedono ancora i segni della centina usata per la costruzione. Sulla parete opposta puoi vedere i segni della porta originale. Sui muri esterni si possono ancora scorgere i fori lasciati dalle impalcature durante la costruzione.
La storia
Data la conformazione del territorio non è mai stato facile trovare un corso d’acqua adatto alla presenza di un mulino che lo sfruttasse. Per questo motivo sin dall’antichità la presenza dei mulini a vento era una realtà affermata nella nostra zona, nonostante non ci siano questi venti forti e costanti. Famosi tra quelli più vecchi sono quello ormai distrutto in mezzo al Golfo, di cui si ha testimonianza nei quadri di Agostino Fossati, e quelli gemelli di Portovenere.
Il mulino a vento di Campiglia venne costruito più recentemente, gli ultimi studi lo datano intorno al XVII secolo. Venne in seguito abbandonato, ma ebbe un primo restauro nel 1840, quando venne cambiata la porta che reca ancora oggi tale data. Usato dapprima come mulino, poi come stalla e fienile, fino al completo abbandono. Nel 2005 saltò fuori un progetto di restauro della struttura, condiviso tra Associazione Campiglia, Comune della Spezia e Parco Nazionale delle Cinque Terre, completato nel 2007. L’edificio doveva essere un punto informativo per i turisti e contenere una mostra permanente sui mulini a vento della zona e il loro restauro. Oggi purtroppo è in disuso.
Come raggiungerlo
Il Mulino a vento di Campiglia si trova proprio sul tracciato dell’AV5T, facilmente raggiungibile in pochi minuti dalla piazza principale del borgo.
Un edificio molto particolare, che racconta molto nella sua struttura e semplicità della storia del nostro territorio. Nonostante sia in totale disuso, val la pena farci un salto. Cosa stai aspettando?