2015-06-07 ~ 3 min read

La Sportiva Bushido: la recensione


[caption id=“attachment_728” align=“alignleft” width=“300”]Fotografia della La Sportiva Bushido La Sportiva Bushido[/caption]

Noi trailers ne siamo ben consapevoli, le scarpe hanno una vita limitata. E quando le mie Salomon S-lab xt6 sono arrivate alla frutta è giunto il momento di cambiarle. Dopo ricerche e navigazioni la scelta è caduta sulle La Sportiva Bushido. Ma come ci si corre?

Cosa cercavo

Prima di scrivere una recensione di una scarpa penso sia utile capire la situazione e gli obiettivi. Non abbiamo tutti lo stesso piede, lo sesso fisico e lo stesso passo e quella che per qualcuno è un ottima scarpa per altri può essere causa di problemi e dolori. Io cercavo una scarpa leggera per trail non troppo lunghi, che si adattasse ai miei 65-70 kg e al mio piede piatto e pronatore. Proprio per la pronazione mi era stato consigliato di abbassare il drop, ossia il dislivello tra punta e tacco. Così sono andato dagli amici di Cinque Terre Trekking per provare scarpe con il drop da 6 mm. E dopo un po’ di km è giunto il momento di tirare le somme.

La prima impressione

Appena messe ho sentito la goduria della calzata. Leggere e fascianti, si sentono molto stabili, senza troppo spazio per il piede. Rispetto alle XT6 si sente però anche la differenza del minore drop. La prima corsa è stata qualcosa di esaltante, reattive e con un’ottima presa in ogni condizione, il grip si fa sentire eccome!

E dopo un po’di km?

Solitamente le scarpe si devono assestare sul piede. Ci vogliono alcune decine di km prima che si stabilizzino e prendano l’andamento definitivo. Con le Bushido la situazione non cambia. Le scarpe restano reattive e aderenti ad ogni superficie. Le ho usate sia nel TA Bardellone - Cinque Terre che nello Sciacchetrail, mai nessun problema e nessun cambiamento.

Pro

  • Leggerezza assoluta
  • Punta ben protetta
  • Ottimo grip in ogni situazione
  • Costo leggermente inferiore a tante altre

Contro

  • Perdona pochino si balzi e salti
  • Sulle lunghe distanze il minore supporto può creare qualche problema
  • Non adatta a atleti pesanti
  • Ad oggi qualche tacchetto della suola si è un po’ rovinato, forse un po’prima di quanto mi aspettassi, ma quello potrebbe essere dovuto alla mia propensione alle discese a rotta di collo e ai tanti sassi che ci sono sui miei percorsi.

Un ottima scarpa, che sorprende poter le sue qualità. Se avete in calendario skyrace o trail sotto i 50-60 km vale la pena provarla.

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Biopic di Sirio Negri

Ciao, mi chiamo Sirio Negri, sono uno sviluppatore web, un tecnomane, un papà e uno di quei pazzi che corrono per boschi e monti macinando km per il puro gusto di farlo e di conoscere nuovi posti e paesaggi.