2013-12-18 ~ 3 min read

Il terrore di ogni runner: lo stop


Tutti noi abbiamo le nostre paure. Molte sono infondate, altrettante assolutamente fondate. Ma per noi runners, come per gli sportivi in generale, c’è un incubo che ci perseguita, che non ci fa dormire la notte. Un terrore peggio del ritrovarci persi in un bosco sconosciuto pieno di latrati sospetti. Lo stop forzato.

Ok forse l’ho fatta più drammatica di quello che è. Ma neanche troppo. Chi di noi non è mai passato attraverso una sosta per infortunio, per mancanza di tempo, per malattia. E tutti noi sappiamo quanto sia difficile riprendere. E più passa il tempo, più diventa difficile ripartire. Il problema è che non è un qualcosa di fisiologico a fermarci, ma di mentale. Perdiamo la routine e lo stimolo per uscire quelle tot volte la settimana. Ci inventiamo scuse, ci sembra difficile trovare il tempo. Quante volte abbiamo detto “Oggi sono troppo stanco, vado domani”. E immancabilmente l’indomani succede qualcos’altro. A questo punto bisogna trovare il sistema di uscire da questo loop.

Sforzarsi di essere costanti

Obiettivamente è la cosa più difficile da fare, ma riuscire a correre almeno un paio di settimane rende il tutto quasi automatico. Se proprio vi è difficile trovate un amico o della compagnia con cui correre. L’aver dato un appuntamento vi “obbliga” ad uscire a correre. “Ormai gliel’ho detto, devo andare”, e poi vi divertite un casino. Se per vari motivi non riuscite a trovare qualcuno potete provare a farvi una tabella di allenamento ben precisa, con pochissima flessibilità per le emergenze. Oppure potete usare un “rituale”. No, non vi ho detto di mettervi a pregare, ma di trovare una routine da ripetere ogni volta che dovete uscire per un allenamento. Vedrete che tutto sarà più semplice

Cercate l’aspetto ludico

Vedere l’allenamento come un qualcosa da fare per forza, soprattutto dopo un periodo di riposo, può far passare la voglia di uscire. Almeno all’inizio, non cercate di strafare e di cercare il tempo, ma cercate il divertimento. Uscite con l’idea di andare a vedere qualcosa di bello, di godervi la compagnia di qualcuno con cui correre, di divertirvi a saltellare giù per una discesa in un sentiero. Non riuscirete a fare 45 km il primo giorno dopo un periodo più o meno lungo da fermi, ma potrete di certo divertirvi. Evitate la monotonia della pista e del circuito corto, ma pensate solo a correre in libertà, dove vi piace e dove divertirvi. Vedrete sempre più di buon occhio l’uscire a correre e vi troverete, senza rendervene conto, a macinare sempre più km e sempre più veloci.

Datevi un obiettivo, senza strafare

Un utile aiuto può venire dal porvi un obiettivo. Può essere riuscire a correre un tot di km entro un mese, oppure una bella gara. Ma siate realistici, non prendete obiettivi troppo a lungo termine nè troppo impegnativi. Non si prepara il Tor de Geants in un mese, come non sapete come siete messi tra 10 mesi. Un qualcosa di realizzabile e vicino vi sarà da stimolo. Portarlo a compimento, poi, sarà una fionda per continuare

Rientrare ad allenarsi dopo un periodo fermo può essere parecchio difficile. Ma più tempo passa più ci rendiamo conto che ci impigriamo ma anche che abbiamo bisogno di riprendere la nostra passione. Spero che questi consigli siano di aiuto per farvi mollare quel divano e quelle scuse e a farvi mettere le scarpe/ali ai piedi. E voi come fate a riprendere gli allenamenti? Ci riuscite senza problemi o trovate sempre qualche scoglio dopo un periodo di stop? A voi la palla!


Biopic di Sirio Negri

Ciao, mi chiamo Sirio Negri, sono uno sviluppatore web, un tecnomane, un papà e uno di quei pazzi che corrono per boschi e monti macinando km per il puro gusto di farlo e di conoscere nuovi posti e paesaggi.