2014-12-26 ~ 3 min read

II Trail Venti di Portovenere


C’è un trail che ha come motto “Uomo, benvenuto in paradiso”. E riesce a mantenere davvero la promessa. Questo è il Trail Golfo dei Poeti. Ti fa vivere un Purgatorio facendoti vedere e assaporare il Paradiso. Per chi, come me, non è ancora pronto ai suoi 46 km, esiste anche una versione più corta, il Trail Venti di Portovenere. Per questo il 7 settembre 2013 sono pronto a Marola.

Il giorno della gara

La preparazione, al solito, non è delle migliori, ma me la tento lo stesso. Avevo già percorso il Minitrail Golfo dei Poeti nel 2012 (primo vero trail della mia vita), ma il percorso è decisamente diverso. Mentre nel 2012 era incluso il Santuario di Montenero, in questa versione si passa da Portovenere. Un totale di 23 km  con 1350 m D+. Fattibile, ma conosco bene quanto può essere insidioso questo territorio. Abito a pochi km di distanza e buona parte del percorso è dove corro abitualmente

Trail Venti di Portovenere: si parte!

Si parte da Marola e si raggiunge Acquasanta per poi salire verso Campiglia. La chiamano “Buongiorno” e si vede. Le gambe reggono bene e sembra tutto ok. Il sentiero della Castellana, nella sua variante lato Spezia, è sempre molto scorrevole con una salita sempre molto tranquilla. Arrivati alle antenne si apre davanti a noi il Golfo dei Poeti in tutta la sua bellezza, e la foto è d’obbligo.

Dalla Castellana a Portovenere

Da qui in poi è tutta discesa, una meravigliosa strada bianca. Che rende le mie gambe due macigni. Può sembrare assurdo a chi è alle prime armi, ma è proprio così. Spesso ammazza le gambe più l’asfalto che un sentiero. Saluto con piacere l’arrivo al Muzzerone e alla lunga discesa che porta a Portovenere. Un sentiero piuttosto tecnico, ma che porta ad una meravigliosa vista della chiesa di San Pietro da dietro il Castello Doria. Ristoro a Portovenere passaggio di fronte alla chiesa, dove qualcuno devia per andare a vedere la famosa Grotta Byron.

Da Portovenere a Campiglia

Uscendo da Portovenere ci saluta il “Microonde”. Una terribile salita quasi tutta senza ripari dal sole, a quel punto già piuttosto alto. Ritornati in cima al Muzzerone riprendiamo la strada fino a Derbi, dove ci buttiamo sul sentiero AV5T lato mare. Un meraviglioso single track che regala parecchie occasioni per fotografie.

L’arrivo

Arrivati quasi a Campiglia salutiamo coloro che hanno scelto il percorso lungo e iniziamo a scendere verso Marola. La lunga discesa  si trasforma in una scalinata dai gradini bassi, ma molto ravvicinati. Mi rendo conto che la mia abitudine alle scalinate e il “passetto” che ne è nato fa la differenza, permettendomi di superare parecchi concorrenti. Chiudo in 3:9:59 in 69esima posizione.

Una gara che regala sempre meravigliose emozioni. Sempre organizzata alla grande, senza intoppi di nessun genere. Sarebbe stato bello qualcosa tipo maglie o simili ai finisher invece del braccialettino di gomma, ma fa lo stesso. Un sentito ringraziamento agli organizzatori, ai ragazzi di Lerici che mi hanno accompagnato per una parte del percorso e al signore che mi ha regalato parte della sua esperienza (oltre che ad avermi fatto da lepre). Da tornarci anche l’anno prossimo, sempre che non sia giunto il momento di tentare la gara lunga.


Biopic di Sirio Negri

Ciao, mi chiamo Sirio Negri, sono uno sviluppatore web, un tecnomane, un papà e uno di quei pazzi che corrono per boschi e monti macinando km per il puro gusto di farlo e di conoscere nuovi posti e paesaggi.